lunedì 6 maggio 2013

La tragedia di Superga…


Superga è un colle che si trova alle porte di Torino. Su questo colle si trova la magnifica Basilica di Superga costruita in onore del voto fatto da Vittorio Amedeo  II alla Madonna, per ringraziarla della vittoriosa contrapposizione del Torino all’esercito Francese durante l’assedio del 1706.

Ma questo colle dal 04 maggio 1949 è il ricordo di un Strage.

Il manifesto dei giocatori morti a Superga

Gli Italiani infatti, dopo i dolori della guerra, hanno cominciato a dedicarsi ad attività che li rendesse felici e spensierati, come ad esempio le fughe di Coppi e Bartali, e le squadre di calcio. Una in particolare era nel cuore degli Italiani. Il Grande Torino, infatti è sul campo dai primi anni ’40 del secolo scorso.

Questa squadra nell’arco della sua vita vincerà moltissimi trofei, anche molto importanti, disputando anche molte partite amichevoli.

L'arrivo del Grande Torino a Lisbona il primo maggio 1949
Era il primo maggio 1949 quando la squadra arriva a Lisbona dove deve giocare un’amichevole contro il Benfica, due giorni dopo, per festeggiare il capitano della squadra lusitana José Ferreira. La partita fu uno spettacolo meraviglioso, durante l’intero gioco le due squadre segnano ben sette reti. La partita si conclude con la vittoria da parte del Benfica del “Trofeo Olivetti”, messo in palio dall’omonima ditta.
Finita la partita, le due squadre ceneranno assieme, per festeggiare il grande spettacolo, offerto ai tifosi delle due squadre.

L'ultima formazione del Torino
scesa in campo il 03 maggio 1949
Il giorno seguente Il Grande Torino, si reca all’aeroporto di Lisbona e s’imbarca sul volo Fiat G.212 della compagnia aerea ALI siglato I-ELCE. Fecero scalo a Barcellona e poi ripresero il volo alla volta dell’aeroporto di Torino-Aeritalia. Meta però che non toccarono mai.

Durante il volo, all’altezza di Savona, il comandante riceve un segnale radio dall’aeroporto di Torino, che riferisce le pessime condizioni meteo sul Capoluogo. Infatti su Torino c’erano nubi nere che quasi toccavano terra con rovesci di pioggia e un forte libeccio con potenti raffiche.

Il Pilota, trovatosi su Pino Torinese, vira per poter trovarsi in linea retta con la pista di atterraggio.

La foto dello schianto sul Muraglione
 della Basilica di Superga
Si suppone che però il forte vento e l’altimetro guasto, il quale segnava un altitudine di 2000 metri ed invece l’aereo si trovava ad un altezza di 600 metri, abbiano portato allo schianto.

Dai resti dell’aereo infatti si suppone che vista la cattiva visibilità (40 metri), il pilota non abbia avuto nemmeno il tempo di fare un’ulteriore manovra o rialzarsi.

Lo schianto fu fatale per tutti i passeggeri.                      
31 furono le vittime di questa ingiusta strage: diciotto i giocatori del Torino, tre i dirigenti della squadra, tre gli allenatori, sull’aereo si trovavano anche tre giornalisti che seguivano la trasferta, ed infine quattro membri dell’equipaggio.

La foto dei funerali a Torino

L’anno successivo ci furono i Mondiali di Calcio in Brasile. La Nazionale Italiana decise di effettuare la trasferta in nave, poiché ancora sotto shock.

Nel Museo del Calcio di Firenze si trova il volume “Il Torino. Oltre la vita” a cura di Vincenzo Baggio.

http://www.museodelcalcio.it/new_catalogo/Default3.html

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