Mario&Ken… sembra quasi il titolo di un fumetto, ove
i due supereroi salvano la società. Ed effettivamente Mario Lombardi e Ken Mai
lo sono, sono i supereroi dell’arte del Butoh.
La danza Butoh, nata negli anni ’50, è come un grido
contro la perdita dei valori e la disumanizzazione, di un mondo, quello
occidentale, che ormai sta prendendo il sopravvento su ogni essere,
trasformandolo, mutandolo nel suo Io.
Mario Lombardi e Ken Mai, si sono esibiti qui al Caffè
Letterario del Gallo qualche giorno fa, con incredibili performance.
La nudità del ballerino e il corpo dipinto di bianco
hanno dato vita a questo spettacolo dove l’artista ha liberato il suo Io
interiore trasmettendo al pubblico una carica di emozioni, sensazioni e
prospettive per un futuro libero dalle catene e dalle gabbie della società, ed
ecco che emerge il Supereroe.
Ken Mai si è esibito il 13 settembre in una danza
liberatoria, nella quale ha espresso tutta la sua energia e la voglia di
liberarsi dalle catene moderne, diventando leggero ed effimero volo di libertà,
così leggero da far sentire anche lo spettatore libero dai pensieri e dalle
preoccupazioni giornaliere, così leggero da danzare su di un tavolino all’apparenza
traballante, ma saldo sotto il suo tocco. Un vero Artista, un vero Danzatore,
un vero Mimo, uno straordinario Supereroe dell’arte del Butoh.
Straordinaria anche la performance di Mario Lombardi
esibitosi il 25 ottobre. Mimo e danzatore, che unisce le arti e le annulla tra
di loro creando un magico equilibrio. L’artista si spoglia dai suoi abiti
moderni, scuri e tristi, e mostra il suo corpo, nudo e dipinto di bianco,
rinascendo, riscoprendosi.
Mario Lombardi con i vecchi nastri |
Affronta il tema dell’omosessualità, mettendo calze
a rete, e scintillanti tacchi, e attraverso il mimo, con fatica ed indecisione,
muta ancora. Arriva sulla scia dei ricordi, che mette in scena attraverso
vecchi nastri, a cui da voce senza voce, e le foto con le quali riveste il suo
volto. Per poi lavare via i ricordi dal suo corpo con una doccia di petali di
rosa, simbolo della natura incontaminata, della bellezza e per tradizione dell’amore
incondizionato. Ultimo emozionante step del suo spettacolo è stato quando, ha
ricoperto il suo corpo di nomi a lui importanti, che si sbiadivano sul suo
corpo, ormai provato dalla performance, ma rimanevano vivide nella sua mente.
Uno spettacolo degno di tutti gli applausi affettuosi del
pubblico. Inquietante, perché ti scava dentro, nel profondo, ma allo stesso
tempo straordinario perché ti provoca emozioni ormai assopite.
Una mimica che non è una mimica, una danza che non è una
danza: “Non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è” questo diceva la
simpatica anatra Boris al suo amico Balto, e questo è quello che viene in mente
durante lo spettacolo nelle fasi del mutamento, ma il nostro artista alla fine
trova la sua strada, proprio come Balto, diventando un vero Supereroe che
riesce a tirare fuori in ognuno di noi emozioni che ci spingono a cambiare e a
migliorare.
S.B.
Mario Lombardi durante il suo mutamento Gay |
Mario Lombardi durante la purificazione con le rose |
Ken Mai durante la sua danza che vibra gli animi |
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