Nel 1920 il
colonnello Giulio Douhet, propose di onorare i caduti le
cui salme non furono identificate con la creazione di un monumento al milite
ignoto.
Per l’occasione
doveva essere scelto un militare caduto durante la Prima Guerra mondiale e mai
riconosciuto. La scelta fu affidata a Maria
Bergamas, madre del volontario Antonio Bergamas disertore dell’esercito
austriaco unitosi al battaglione italiano e caduto in combattimento senza che
il suo corpo fosse mai ritrovato. Il 26 ottobre 1921, nella basilica di Aquileia, la donna scelse il corpo di un soldato tra undici altre salme di caduti non identificati, raccolti in diverse aree del fronte. La donna fu condotta di fronte a undici feretri allineati e, dopo essere passata davanti ad alcuni di essi, non riuscì a proseguire nella ricognizione e gridando il nome del figlio si accasciò al suolo davanti a quello che divenne il feretro prescelto, accompagnato da reduci decorati con la medaglia d'oro al valor militare, fu deposto su un carro ferroviario appositamente disegnato.
Le altre
dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che
circonda il tempio romano, nella "Tomba dei dieci militi ignoti",
realizzata dall'architetto Guido Cirilli.
Il viaggio
si compì sulla linea Aquileia-Roma, passando per Udine, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi e Orvieto a velocità moderatissima, in modo che presso
ciascuna stazione la popolazione avesse modo di onorare il caduto simbolo.
Furono molti gli Italiani che attesero, il passaggio del convoglio al fine di
poter rendere onore al caduto. La cerimonia ebbe il suo epilogo nella capitale.
La salma venne posta nel monumento il 4 novembre 1921; L'epigrafe riporta
la scritta “Ignoto militi”
e le date MCMXV (1915)
e MCMXVIII (1918),
gli anni di inizio e fine del conflitto.
Nel corso
degli anni trenta
il feretro del Milite Ignoto venne traslato nella cripta interna del Vittoriano
denominata “sacello del Milite Ignoto”
dove tuttora si trova. Parti della cripta e del sepolcro sono realizzate con
materiali provenienti dalle montagne, teatro degli scontri della prima guerra mondiale (tra cui il Grappa
e il Carso.
![]() | ||||
Il treno del Milite Ignoto nel 2011 |
![]() |
Una cartolina dell'epoca con il sarcofago del Milite Ignoto |
Nessun commento:
Posta un commento