giovedì 31 ottobre 2013

La festa di Halloween…


Halloween è una festività di origine celtica che ha assunto le forme con cui oggi la conosciamo negli Stati Uniti e che si celebra la notte del 31 ottobre. L'usanza si è poi diffusa anche in altri paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa con la formula del dolcetto o scherzetto. Tipica della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, così come l'emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di jack-o'-lantern.

La parola Halloween è attestata la prima volta nel XVI secolo, e rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti. Sebbene il sintagma All Hallowssi significa in inglese antico “giorno di messa di tutti i santi”, All-Hallows-Eve non è attestato fino al 1556.

Lo sviluppo di oggetti e simboli associati ad Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio l'uso di intagliare zucche con espressioni spaventose o grottesche risale alla tradizione di intagliare rape per farne lanterne con cui ricordare le animebloccate nel Purgatorio. La rapa è stata usata tradizionalmente ad Halloween in Irlanda e Scozia, ma gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria del posto, che era disponibile in quantità molto elevate ed era molto più grande – facilitando il lavoro di intaglio. La tradizione americana di intagliare zucche risale al 1837 ed era originariamente associata con il tempo del raccolto in generale, venendo associata specificatamente ad Halloween verso la seconda metà del Novecento.



Il simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror (come i romanzi Frankenstein e Dracula) e film classici dell'orrore (come Frankenstein e La mummia). Tra le primissime opere su Halloween si ritrovano quelle del poeta scozzese John Mayne che nel 1780 annotò sia gli scherzi di Halloween in "What fearfu' pranks ensue!", sia quanto di soprannaturale era associato con quella notte in "Bogies" (fantasmi), influenzando la poesia Halloween dello scrittore Robert Burns. Prevalgono anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce del grano e gli spaventapasseri. Le case spesso sono decorate con questi simboli nel periodo di Halloween.

Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte, il male, l'occulto o i mostri mitologici. Nero e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.

Fare dolcetto o scherzetto è un'usanza di Halloween. I bambini vanno travestiti di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dell'inglese "trick", una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto ("treat"). "Trick or treat" (dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche "sacrificio o maledizione". Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle Elementari su questa usanza.

La pratica del travestirsi risale al Medioevo e si rifà alla pratica tardomedievale dell'elemosina, quando la gente povera andava porta a porta a Ognissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti sono state ritrovate anche in Sud Italia. Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di "lagnarsi come un mendicante a Hallowmas [Halloween]”.


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