domenica 13 ottobre 2013

Ecco perchè il 13 ha la fama di un giorno sfortuna nato!!!



Oggi, 13 ottobre, la storia dice che Filippo il Bello mandò ad arrestare i Cavalieri Templari per giustiziarli. Il Galletto quindi oggi ha deciso di fornirvi una “lista” dei porta sfortuna e di una descrizione di essi… per forse far capire ai più superstiziosi che dietro ad un “MA…” c’è sempre un “PERO’…” che spiega quella determinata cosa che vista con un doppio occhio può non essere considerate sfortunata!!!!

·         In vari paesi, soprattutto di tradizione anglosassone, si dice che porti sfortuna il venerdì 13 (perché venerdì è il giorno in cui fu crocifisso Gesù); in altri il venerdì 17, o il martedì 13 (SpagnaGreciaSudamerica);

·         L'associazione numerologica negativa del numero 13 si attribuisce, promo perché si pensa che Gesù Cristo sia stato crocifisso di venerdì 13, secondo perchè 13 erano i partecipanti nell'Ultima Cena, da cui sarebbe scaturito la consuetudine di evitare banchetti di tredici persone, pena la morte entro breve del tredicesimo invitato. Un'altra teoria vuole invece che un venerdì 13 del 1307 Filippo il Bello diede ordine di sterminare i cavalieri templari per impadronirsi delle loro ricchezze.

·         Nella Cabala il numero 13 viene dai tempi antichi associato con la morte, al punto che appare nella carta dei Tarocchi, raffigurante uno scheletro armato di falce, ma non sempre interpretato come rischio di morte, ma solo come presagio di cambiamenti.

·         Anche riguardo all'origine dello sfortunato 17 sussistono diverse ipotesi: una delle più famose riconduce la credenza al latino in quanto il numero 17 si scrive XVII, che anagrammato diventa VIXI (ho vissuto, quindi "sono morto"); altri sostengono risalga ad una delle più gravi sconfitte dell'esercito: la battaglia della Foresta di Teutoburgo nell'anno 9 d.C. in quella sfortunata occasione furono annientate tre intere legioni (la XVII, la XVIII e la XIX), episodio che creò un enorme turbamento a Roma e la cui eco rimase a lungo nel mondo romano. La sfortuna del 17 potrebbe essere di origine biblica: nella Genesi (7,11) è indicato che il Diluvio universale ebbe inizio il 17 del 2º mese nell'anno seicentesimo della vita di Noè.

·         In Giappone, il quattro è considerato un numero sfortunato per via del fatto che, benché si scriva diversamente, il numero, che si pronuncia "shi", ha la medesima pronuncia dell'ideogramma usato per rappresentare la morte ().


·         Si dice che rompere uno specchio porti sette anni di disgrazie: già prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà magiche. L’uomo preistorico che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé stesso. Di conseguenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per la propria salute. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili conseguenze negative. Esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni sette anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari sette anni prima di tornare sani come prima. Inoltre lo specchio era un oggetto molto prezioso, pertanto la sua rottura avrebbe comportato una grande spesa per poterlo sostituire. Fonti da citare riporterebbero la notizia di sanzioni pecuniarie vigenti nella Repubblica Veneziana, a carico del proprietario che lo rompeva, in quanto il prezioso strato argenteo doveva venir recuperato ad opera delle fonderie.

Nessun commento:

Posta un commento