venerdì 12 dicembre 2014

Trenta anni di arte e di cucina - Mostra Antologica “L’Arte in Trattoria”



Trentanni di storia...
La Trattoria “All’Insegna del Gallo” nasce nel 1980 al Galluzzo  e il suo nome deriva da uno stemma raffigurante un gallo da cui secondo gli storici proviene il nome della località.
Giovanni e Mimma, i patron del locale, hanno pensato di unire l’Arte del cucinare con “l’Arte”  e hanno rispolverato   una simpatica usanza.
Un tempo alcuni  pittori pagavano il conto offrendo all’oste i loro quadri, così le trattorie
divennero vere e proprie gallerie d’arte.
Oggi i tempi sono cambiati,ma l’idea di
fare nel ristorante una galleria d’arte  è diventata realtà
Ed ecco una Mostra Antologica della Rassegna “l’Arte in Trattoriapensata per rendere omaggio a tutti gli artisti che hanno contribuito alla sua realizzazione.

 ...to be continued...

martedì 9 dicembre 2014

venerdì 5 dicembre 2014

LIBRERIA BENE COMUNE PER IL COMUNE DI FIRENZE



Anche il Ristorante All'Insegna del Gallo promuove:

LIBRERIA BENE COMUNE PER IL COMUNE DI FIRENZE


Venite a firmare la petizione da noi!!!!!

Nel 1994 c’erano a Firenze più di 60 librerie, oggi sono meno della metà.
Ma cambiare si può


AL COMUNE DI FIRENZE CHIEDIAMO


·         Di assumere per la città di Firenze il concetto di “libreria come bene comune”, con particolare attenzione alle librerie indipendenti che ancora operano nella città.

·         Di aprire un tavolo di discussione sull’argomento non solo, anche se soprattutto, con le libraie e i librai interessate/i, ma anche con cittadine e cittadini, associazioni, “communitas” della cultura sensibili all’argomento. Con l’obiettivo di rilanciare il ruolo e l’operatività delle librerie esistenti e di creare le migliori condizioni per la nascita di nuove.

·         Di farsi promotore e organizzatore di una manifestazione della durata di due o tre giorni che abbia come obiettivo fornire un aiuto concreto in termini di possibilità di vendita e opportunità di comunicazione per le librerie indipendenti di Firenze e dell’area metropolitana che vorranno partecipare. 
Esisterebbe già un esempio concreto e funzionante di iniziativa analoga ed è “Portici di Carta”, che si svolge a Torino con notevole successo e che festeggia a ottobre 2014 la sua ottava edizione.  
La manifestazione potrebbe svolgersi nelle belle piazze centrali della nostra città.

giovedì 4 dicembre 2014

SE HAI CIRCA 30 ANNI leggi ed Emozionati!



Erano i primi anni 90 E TU oggi trentenne,
eri ancora bambino/a e vivevi quegli anni per te spensierati
 giocavi con nintendo 64
eri un’appassionato/a di beverly hills 90210
ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri!
compravi il calippo fizz e il luke
collezionavi ciucciotti colorati e di plastica
 i power rangers erano il telefilm più bello del mondo
e subito dopo venivano otto sotto un tetto e willy il principe di belair
giocavi con l’hula hop
i pattini avevano ancora quattro ruote NON in linea
guardavi i miei mini pony, alvin superstar e le tartarughe ninja
barbie era ancora sposata con ken
non esisteva mercoledì senza una copia del topolino (o minnie&co o il giornalino di barbie)
giocavi a twister (ed eri ingenuo abbastanza da non pensare a strane mosse)
compravi Cioè e andavi orgogliosamente in giro con tutte le cianfrusaglie che vi erano allegate
 hai visto Titanic almeno tre volte, di cui due al cinema e di fila
usavi gli orecchini stick di gomma
amavi blossom e bayside school ricordi chi sono i Five e Kiss me Licia

non esistevano internet e gli sms e ci si chiamava ancora a casa per mettersi d’accordo per le uscite
 mangiavi la girella per merenda
collezionavi i paciocchini! gli insegnanti ti facevano leggere i ragazzi della via pal, piccole donne e l’isola del tesoro
hai rivisto mille volte la sirenetta, la bella e la bestia e aladdin
giocavi coi lego e crystal ball!
 ti stai ancora chiedendo perchè puffetta e bontina fossero le uniche femmine trai i puffi!
non ti perdevi la solita replica natalizia di ‘mamma ho perso l’aereo’
 collezionavi schede telefoniche (non esistevano i cellulari).
Avete riso con Spank, pianto con Candy-Candy. Avete guardato i Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l’Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine. Siete la generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D’Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siete la generazione di Bim Bum Bam e del Drive-in.
Tu sei di quella generazione, quella dei nati negli anni ’80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 60 anni.
Quelli che non hanno fatto la Guerra, né hanno visto lo sbarco sulla luna, non hanno vissuto gli anni di piombo, né hanno votato il referendum per l’aborto la memoria storica comincia coi Mondiali di Italia ’90.
Per non aver vissuto direttamente il ’68 vi dicono che non avete ideali, mentre ne sapete di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre vi portava ciò che chiedevate, però vi sentivate dire, e lo sentite ancora, che avete avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti subito dopo di voi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.

Siete l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo mangia frutta, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Avete indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la vostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le vostre prime scarpe da ginnastica di marca le avete avute dopo i 10 anni.
Andavate a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siete stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2 all’Università.
Vi ricordano sempre fatti accaduti prima che nasceste, come se non avete vissuto nessun avvenimento storico. Avete imparato che cos’è il terrorismo, avete visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; quelli della vostra generazione l’hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.). Avete imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, avete giocato a Pac-Man, odiato Bill Gates e credevate che internet sarebbe stato un mondo libero.
Mangiavate le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere vi davano le caramelline di zucchero come resto.. Siete la generazione di Crystal
Ball (‘con Crystal Ball ci puoi giocare…’), delle sorprese del
Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino.
L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L’ultima generazione degli spinelli.
Guardatevi indietro è difficile credere che siete ancora vivi:
viaggiavate in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e
senza air-bag; facevate viaggi di 10-12 ore e non soffrivate di
sindrome da classe turista. Non avevate porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavate in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Andavate a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Mangiavate dolci e bibite schifose, ma non eravate obesi. Al limite uno era grasso e fine. Vi attaccavate alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Non avevate 99 canali televisivi, computer e Internet. Ve la spassavate giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità. Siete la prima generazione che economicamente sta peggio dei propri genitori…
Avete avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e avete imparato a crescere con tutto ciò.


(Tratta dal web)

mercoledì 3 dicembre 2014

I primi 20 anni di PlayStation!!!!!



Era il 3 dicembre del 1994 quando la prima scatoletta grigia con sopra il logo PlayStation uscì dalle fabbrica giapponese Sony per invadere i negozi di tutto il Paese e nei primi mesi del 1995 dell’Europa e degli USA. In appena trenta giorni divenne la console a 32 bit più venduta, ne furono infatti comprate più di trecentomila esemplari.

Ken Kutaragi è il papà della PlayStation. Era il 1984 quando Kataragi girovagando per la Sony, entra casualmente in una stanza e improvvisamente vede materializzarsi su uno schermo il volto di una persona generato da un computer. Quel prodigio era un software di grafica 3D studiato per le trasmissioni televisive. Kutaragi dovette insistere per molti anni per ottenere il prototipo del programma per la sua PlayStation che infine riuscì ad ottenere.   
Nacque così la prima PlayStation con grafica 3D, che la distingueva da tutte le altre console. Negli anni successivi uscirono molte altre console, sempre più evolute e moderne, sino ad arrivare all’ultima creazione. 
 
La nuova PS4
La PlayStation4 è un gioiellino che funziona come un social Network. Infatti con essa si possono condividere parti del gioco con gli amici per essere aiutati nel gioco, si possono postare video o immagini su FaceBook o Twitter. La console è anche dotata di un particolare sistema che permette scaricando l’App sul proprio Smartphone o Notebook di poter continuare a giocare anche fuori casa.

Quindi che dire a questo gioiello della tecnologia che in 20 anni ha fatto passi da gigante se non: Tanti Auguri PlayStation!!!!!
20 Anni di PlayStation
 
Una delle prime PS





martedì 2 dicembre 2014

Cent'anni di Canti Orfici...




 Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele! 5
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza...
Ne l’ultimo schianto crudele...
Le vele le vele le vele 10
Dai Canti Orfici “Barche amorrate”
Avevamo già scritto del poeta Dino Campana, ma ora ritorniamo a parlarne perché quest’anno cade il centenario della pubblicazione dei “Canti Orfici”, l’unico libro del poeta Scandiccese.


Proprio per festeggiare questa ricorrenze il Teatro Studio Krypton ha riempito la sua agenda di eventi riguardanti il poeta; gli ultimi saranno il 13 e il 19 dicembre ove il regista Giancarlo Cateruccio metterà in scena: Canti Orfici - Visioni.
Il 15 dicembre dal Teatro Studio e in diretta su Rai Radio 3, andrà in onda una serata per Dino Campana, lo spettacolo “E ancora ti chiamo, ti chiamo Chimera” a cura di Giancarlo Cateruccio. 

Già nel 1994, con un allestimento teatrale e un fitto programma di incontri e laboratori (varie le partecipazioni tra cui Mario Luzi, Roberto Carifi, Giuseppe Manfridi, Gabriel Cacho Millet e Gianni Turchetta), Teatro Studio Krypton si era occupato di Dino Campana, la cui esperienza poetica è forse la più tragica del Novecento italiano. Con Dino Campana ci troviamo di fronte all'incarnazione stessa del poeta come homo viator, l'esiliato e l'errante che segue il cielo, la stella invisibile del proprio destino, che obbedisce e risponde all'appello di una parola nuda e fatale.

Link per visualizzare il nostro precedente articolo: