venerdì 17 maggio 2013

"Alcune parole per Alice", l'Amore di un Figlio per la propria Madre!!!!



È stato presentato pochi giorni fa il libro “Alcune parole per Alice” di Michele Toniolo, con la premessa del giovane scrittore e traduttore Giovanni Agnoloni.

Michele Toniolo
Indubbiamente il tema trattato nel libro, anche se di poche pagine, è un tema molto forte: la morte e il dolore, sono la trama centrale del libro. Protagonisti che lo stesso scrittore indica come infinito amore, di un figlio per la propria madre. Eh si perché è senza dubbio il figlio che da luogo nel romanzo a manifestazioni d’amore verso la madre, la quale invece prova dolore.

Romanzo, è l’appellativo che ci da Toniolo, dopo alcune domande fatte dal pubblico, che invece si ostinava a definirlo racconto. È lo scrittore ad intervenire e a spiegarci il motivo per cui l’opera va chiamata romanzo. Come esempio prende la definizione data da Elsa Morante, la quale dice: “Romanzo, poiché pieno di personaggi, in uno spazio ristretto”. Ed infatti di personaggi in queste righe ne abbiamo abbastanza. Va fatto notare che troviamo sia personaggi fisici, quali: Alice, il figlio, la donna con cui parla Alice e i due uomini che portano via il corpo del figlio. E poi ci sono personaggi astratti che però fanno parte integrante del racconto, quali: la pioggia, l’autunno, il paesaggio e le parole, che vengono analizzate, scelte e divise; quelle che si possono dare ad Alice e quelle che invece non possono essere restituite ad Alice.

La Pietà di Michelangelo
Come la parola “amore”, la quale appartiene al figlio, in quanto è lui che ama la madre, a tal punto da lasciarsi abbracciare da essa durante la morte, per farle questo ultimo dono.  Un'altra parola analizzata è “pudore”, quello del figlio, che da morto si fa lavare dalla madre. Questa parola nel romanzo viene associata al termine passivo, poichè il figlio è già morto e gli unici movimenti sono della madre.

Importantissimo è il ruolo della natura e del paesaggio all’interno del libro. Sono personaggi veri e propri, tant’è vero che c’è un importante passo nel testo in cui si sviluppa il tema del lavoro della natura sugli oggetti. Questo dimostra come lo scrittore sentisse questi personaggi veri come le figure in carne ed ossa.

Michele Toniolo ci ha rivelato con quanta fatica ha scritto questo libro. Lavoro che ha impiegato anni, in cui ragionava, prendeva appunti ed elaborava dentro di se la trama complessa di tutta questa vicenda. Sino al momento in cui, sentendosi pronto ha cominciato a scrivere questo romanzo. L’ha scritto in un mese e mezzo senza più bisogno di guardare gli appunti, perchè aveva metabolizzato le parole. Perché come dice lui “Si scrive per capire, e le parole non sempre servono per comprendere”.

Quindi v’invitiamo a venire qui alla Libreria Caffè del Gallo, al primo piano del ristorante “All’insegna del Gallo”, per vedere con i vostri occhi e le vostre menti, come certe volte il dolore può essere amore e viceversa.

Michele Toniolo, ALCUNE PAROLE PER ALICE, collana “I Lilliput” per Galaad Edizioni, 2012, € 5.00.

Giovanni Agnoloni, sarà presente qui da noi alla Libreria Caffè del Gallo. anche martedì 21 maggio alle ore 21.00 per introdurre il libro “In territorio nemico”, storie di lotta partigiana scritto a 115 mani; esperimento di Scrittura Industriale Collettiva (SIC).

Caffè Letterario del Gallo, al primo piano del ristorante “All’insegna del Gallo”, in via Poccianti 6, Scandicci, zona Le Bagnese, Firenze.

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