Lei CANCRO e l’amore:
timida civetta
La Cancro inizia a vivere la stagione dell’amore
giovanissima, sente che la continuazione logica della protezione familiare è un
marito; una parentesi di indipendenza non la concepisce, il cammino solitario
la spaventa, si intristisce se non può elargire il suo affetto materno.
Attrae gli uomini con timida civetteria. I complimenti e le
adulazioni la conquistano.
Alle volte travisa la realtà, attratta da personaggi singolari
e bizzarri e poi crolla sotto il colpo della delusione.
Altre volte si mostra tenace e paziente nella conquista di
un uomo, se ha intravisto in lui un possibile marito.
Allora recita, istintivamente, la parte della
innamorata appassionata e dolce, con frasi tenerissime, con espansività
voluttuose, con abbandoni languidi di sicuro effetto.
La donna Cancro aspira ad essere sempre centro di
attenzione: ci riesce lamentandosi per la vita sacrificata che conduce, o
facendo i capricci al momento giusto. Ma la sua arma migliore è la resistenza
passiva: non chiede mai niente e riesce sempre ad ottenere tutto. Le critiche
la feriscono, i rimproveri la prostrano, agli sgarbi risponde con le lacrime.
È una donna preziosa nel bisogno, capace dei più grandi
sacrifici, felice di essere di utilità agli altri; non desidera che
valorizzazione, complimenti: soprattutto adora essere madre di tanti figli.
Non rimpiangerà mai di non essere nata uomo. Afferma che non
sopporta il “paternalismo”. Sarà così: certo è che, o mamma bambina o moglie
madre, non si stanca mai di farsi consolare.
A letto è una compagna ardente, che sa accettare, ricercare
e stimolare ogni novità e fantasia, purché il suo “Lui” sappia mantenersi
lontano dalla volgarità e dalla perversione. Il sesso è per lei,
alternativamente, un altare su cui sacrificarsi, senza troppi rimpianti… ed un
campo di gioco per affascinanti partite a due.
Potrà dire che i figli sono “la sua disperazione”, che “la
fanno morire”, ma solo perché il lamento è uno dei suoi passatempi preferiti. In
realtà, non potrebbe fare a meno di questo “cruccio”, e una giornata passata
senza dover badare alla sua nidiata, marito compreso, non avrebbe per lei
nessun senso.
Con gli anni dimostra di saper maturare senza invecchiare
più del necessario. I doveri di madre e donna di casa non le impediscono di restare
un’amante deliziosa anche in età avanzata. La sua carica sessuale, finchè le
cose vanno bene su tutti gli altri piani, si mantiene intatta e si irrobustisce
in questa continua dialettica tra fornelli e lenzuola.
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