sabato 9 novembre 2013

Dino Campana: Canti Orfici


Oggi ricorre il centenario della pubblicazione dei Canti Orfici di Dino Campana…
Era il 1913 quando Campana si reca a Firenze presentandosi nella redazione della rivista "Lacerba" da Giovanni Papini e da Ardengo Soffici, suo lontano parente, cui consegna il suo manoscritto dal titolo "Il più lungo giorno".


Non viene preso in considerazione e il manoscritto va perduto (sarà ritrovato solamente, dopo sessant'anni, nel 1971, dopo la morte di Soffici, tra le sue carte nella casa di Poggio a Caiano, probabilmente nello stesso posto in cui era stato abbandonato e dimenticato). 

Dopo qualche mese di attesa Campana scende da Marradi a Firenze per riprendersi il suo manoscritto. Papini non lo ha più e lo manda da Soffici che nega di aver mai avuto il manoscritto. Il giovane, la cui mente è già labile, si arrabbia e si dispera, poiché aveva consegnato, fidandosi, l'unica copia che aveva realizzato. 
Nell'inverno del 1914, convinto di non poter più recuperare il manoscritto, Campana decide di riscrivere tutto affidandosi alla memoria ed ai suoi appunti, in pochi giorni, lavorando anche di notte e a costo di un enorme sforzo mentale, riesce a riscrivere il canzoniere, sia pure con modifiche e aggiunte. Nella primavera del 1914, Campana riesce finalmente a pubblicare a proprie spese la raccolta, con il titolo di "Canti Orfici", riferimento alla figura mitologica di Orfeo, il primo dei poeti-musicisti.


To be continued…

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