Il 7 aprile
del 1973 viene aperto al pubblico, per la prima volta, il Corridoio Vasariano. Per
festeggiare il quarantesimo anno della sua inaugurazione abbiamo deciso di
rendergli omaggio, catapultandoci nel 1560.
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Cosimo I de Medici |
Quando ,Cosimo de Medici fece chiamare nel suo
studio il Vasari, il suo architetto di fiducia, che stava finendo la
costruzione della la galleria degli Uffizi, per chiedergli di progettare un
passaggio che conducesse da Palazzo Pitti dove il Duca abitava, a Palazzo
Vecchio, sede del Governo.
Cosimo con
questa costruzione voleva unire in maniera ideale il governo della città alla
famiglia de Medici, e metaforicamente parlando, il passare sopra le teste dei
fiorentini significava confermare il sua potere assoluto e la sua ambizione di
grandezza.
Le nozze tra
il figlio Francesco e Giovanna d’Austria furono L’occasione per dare il via a
questa nuova grande opera.
Ovviamente Cosimo
aveva anche pensato al vantaggio di avere sempre una via di fuga a sua
disposizione.
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Giorgio Vasari |
Vasari fece
sua la richiesta dell’amato Duca e nonostante non fosse ancora conclusa la
costruzione degli Uffizi, promise a Cosimo di realizzare il corridoio in tempi
brevissimi.
E ci riuscì!! Contro ogni possibili previsione
finì il passaggio in soli cinque mesi, invece dei cinque anni che si pensava
dovessero servire per completare l’opera.
Fu sempre il
Vasari che pensò di far sostituire le
maleodoranti botteghe dei macellai, con quelle degli orafi, le stesse che
possiamo vedere ancora oggi attraversando il Ponte Vecchio.
Soddisfatto,
Cosimo percorreva il suo corridoio muovendosi indisturbato da un palazzo all’altro.
Poteva passare sopra le vie più affollate di Firenze, fermarsi per una messa a
Santa Felicita, controllare le attività delle botteghe “spiando” i suoi sudditi
e godersi una delle viste più belle della sua città.
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Ingresso del Corridoio da palazzo Vecchio |
Il Corridoio
Vasariano ha l’ingresso da una delle sale del Palazzo della Signoria e “saltando”
via della Ninna arriva alla Galleria degli Uffizi, nel punto in cui anticamente c’era la Chiesa di San Piero in Scheraggio, demolita
durante i lavori.
Attraversa
l’ultimo piano della Galleria, espressione dello splendore mediceo
e lì una porta che dà su una rampa di scale conduce al Corridoio vero e proprio
che percorre il Lungarno degli Archibugieri, creando il passaggio coperto, visitato
oggi da turisti e fiorentini.
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Il Corridoio Vasariano visto dall'alto, dagli Uffizzi verso il ponte vecchio passando dal Lungarno degli Archibugieri |
Il passaggio
curva sul Ponte Vecchio, attraversa l’Arno, gira attorno alla Torre dei
Mannelli, e “saltando” via De’Bardi entra nella torre degli Obriachi, sbuca poi
in piazza Santa Felicita passando all’interno della Chiesa. Da qui riparte e attraversando
il retro dei palazzi di via Guicciardini entra a Boboli da dietro la Grotta del
Buontalenti per arrivare infine a Palazzo Pitti.
All’epoca di
Cosimo de Medici il corridoio veniva usato solo come passaggio, ma nel 1866, quando
Firenze diventò Capitale d’Italia, il Re Vittorio Emanuele II ne fece una
galleria che poteva essere visitata dai notabili. Famosa è infatti la
collezione di autoritratti di pittori illustri della storia fiorentina e
d’Italia che vi si trova.
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L'interno del Corridoio |
Come usano
raccontare le guide turistiche «Il Corridoio non è solo una
galleria d’arte, ma è un simbolo della salvezza di Firenze, è un corridoio
salvifico» poichè è scampato miracolosamente sia ai bombardamenti della Seconda
Guerra Mondiale sia all’alluvione del ’66.
Si narra che a
salvare il ponte dalla bombe dei nazisti fu una visita del Führer l’anno precedente la
Guerra. Sembra che Hitler sia rimasto talmente colpito dalla bellezza che
offriva il Corridoio del Vasari che ordinò di risparmiarlo.
Inoltre sul
finire del conflitto il Corridoio era l’unico mezzo per attraversare la città
da Nord a Sud, e venne usato dai Partigiani per arrivare alle spalle del nemico,
che controllava Firenze il lato Nord dell’Arno.
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Arrivo del Corridoio del Vasari nella Grotta del Buontalenti a Palazzo Pitti |
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