martedì 27 gennaio 2015

il Binario 21 nel Giorno della Memoria




Oggi, 27 gennaio è il giorno della memoria, che ci serve per ricordare la Shoah.

Ma dov’è il ricordo oggi? È negli occhi di chi ha vissuto quell’esperienza ed è tornato… è nello sguardo dei giovani che accompagnati a visitare le vie della memoria capiscono gli avvenimenti dell’epoca.

“Mi chiamo Maria, ho 15anni e vivo a Milano. I miei genitori sono sempre via per lavoro, e io sto a casa della nonna Assunta. 

Oggi, dopo la scuola, siamo andate alla stazione e la nonna mi ha portata in un posto che non conoscevo. Si trova sotto la stazione, era il binario sotterraneo dove scaricavano la posta. 
 
Entrando ho letto su tutto il muro la parola “INDIFFERENZA” e subito mi sono chiesta cosa ci facesse lì quella scritta. La nonna aveva il respiro pesante e continuava a deglutire, forse stavamo camminando troppo veloce ed ho diminuito il passo senza chiederle niente. 
Siamo arrivate davanti al “binario 21” dove si trovava un vagone di legno per il trasporto degli animali, eravamo ferme, ma la nonna aveva sempre la stessa espressione affaticata. Superato il binario ci siamo trovate davanti a un muro dove venivano proiettati tantissimi nomi, quasi tutti bianchi, ma di tanto in tanto né comparivano di colorati. 
Tra i nomi ne vidi uno che mi era famigliare. Il nome della mia nonna era scritto lì, in mezzo a tutti gli altri. Mi girai verso di lei e vidi che piangeva. Il suo nome era l’unico colorato in mezzo ai nomi di tutta la sua famiglia. 

La nonna mi raccontò di essere salita su quel treno quando aveva la mia età, stivata con la sua famiglia come animali portati al macello, un viaggio lungo lungo, per giungere all’inferno. 

Lei era tornata, non aveva mai raccontato niente, e oltre alle poche parole che mi disse quel giorno, non raccontò mai più nulla. 

Quel giorno, nei suoi occhi lessi il ricordo, e nei miei si creò la memoria…”

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