Lui CANCRO e l’amore:
il primo amore
il Cancro, ricettivo ed egocentrico, cresce all’ombra
protettiva della famiglia, con interessi circoscritti, impegnato a guardare
consensi, affetto e tenerezze.
Simpatico ed attraente, con quella sua aria di eterno
fanciullo, passa rapidamente dalla condizione di figlio a quella di fidanzato.
Incoraggiato più volte dai famigliari, si lascia condurre
all’altare dal primo amore, una ragazza per benino, dolce e comprensiva, con
una buona posizione sociale e finanziaria, adatta a sollevarlo il più possibile
dalle preoccupazioni e dalle ansie.
Voluttuosamente passivo, si dedica all’amore con intensità. Sollecitato
da effusioni preliminari, da frasi carezzevoli, si dona con fantasia e raffinatezze…
altruisticamente.
Il suo modo di fare, sempre così grazioso, tenero,
piacevolmente infantile, non tragga però in inganno sulla sua innocuità. È vischioso
ed occorre guardarsi attentamente dal suo atteggiamento assente, dalla sua
finta noncuranza e dalla sua vera apatia.
Quando sente odore di conquista si sveglia ed ha pretese
sessuali spesso eccessive; è un lussurioso eternamente giovane che gioca sulla
tenerezza che riesce ad inspirare o sfruttare il vostro istinto materno per acchiapparvi.
Considera la moglie una compagna ordinata e puntuale,
precisa nel soddisfare tutti i suoi desideri, dall’abbigliamento al “confort”
domestico, ospitale con la parentela sempre numerosa e un po’ invadente.
Sembra un marito esemplare. Fatelo dormire in una culla e
cullatelo, si lascerà viziare e vizierà tutti, e buon per voi e ce la fate a
prendere con sportività un’attitudine del genere. A lasciarlo troppo libero di
fare i capricci c’è il rischio, però, di vederlo trasformarsi un girellone che
chiede di essere eternamente servito dagli altri: allora nulla più soddisfa,
vuole tutto quel che è nuovo, punta i piedi, fa il broncio…
Il Cancro è condiscendente, benevolo, compassionevole, ma è
soggetto a mutevoli sbalzi di umore, a repentini cambiamenti di opinione.
Le collere e la gelosia hanno sempre un tono sommesso,
mascherati da mutismo o sorrisi bonari di sufficienza.
Vive per tenere unito il focolare domestico, includendovi i
genitori, i fratelli, le sorelle, parenti vari e amici cari. Si prodiga, nelle
feste di famiglia, anniversari, cresime, battesimi.
Protegge e si fa proteggere, facendosi anche perdonare dalle
ragazzate: la sua fantasia gli suggerisce qualche scappatella, ma poi ci
ripensa su ed è il primo a tirarsene indietro. L’avventura è troppo rischiosa e
offre poco in cambio. Meglio il collaudato guscio famigliare.
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