domenica 21 luglio 2013

La vecchia e cara macchina per scrivere...


Era il 1829 quando, negli Stati Uniti, William Burt brevetta la prima macchina per scrivere.

La macchina per scrivere, o più comunemente chiamata macchina da scrivere è uno strumento formato da una tastiera collegato a vari dispositivi meccanici (martelletti) che permettono di imprimere su di un foglio dei caratteri (lettere, numeri, punteggiatura e simboli vari).

Oggi la macchina da scrivere è stata rimpiazzata dai personal computer (PC).

Con la nascita della macchina da scrivere nacque anche il mestiere della dattilografia, inizialmente riservato alle donne.

La storia vuole che ad inventare la macchina per scrivere siano stati in molti, quasi uno per ogni zona del mondo, senza conoscersi o sapere del lavoro altrui.

Abbiamo un inventore anche in Italia, colui che creò il vero primo prototipo della macchina da scrivere. Originario di Novara, l’avvocato Giuseppe Ravizza, nel 1846, inventò una macchina, brevettata come “il cembalo scrivano”, capace di far scrivere i cechi.

Questo era possibile dagli standard di posizionamento tasti, per esempio la QWERTY (usata tutt’ora nelle tastiere dei PC), o dalla QZERTY o la AZERTY.

Questo posizionamento strategico dei tasti era stato inventato per permettere una facile memorizzazione dei tasti per il lavoro di dattilografia e per permettere alle mani di lavorare entrambe alternandosi in modo ergonomico.


La macchina per scrivere era spesso accompagnata da gomme per cancellare o dai bianchetti per correggere gli errori. Era molto usata anche la carta carbone per permettere di avere la doppia copia di un documento o di uno scritto.

Oriana Fallaci


La macchina per scrivere, molto usata da giornalisti come Oriana Fallaci, Idro Montanelli con la sua Olivetti lettera 22 e negli anni '80 è stata rispolverata da Jessica Fltcher, nella seria televisiva "La signora in giallo".

Idro Montanelli

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