Le vele le
vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele! 5
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza...
Ne l’ultimo schianto crudele...
Le vele le vele le vele 10
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele! 5
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l’onda che ammorza
Ne l’onda volubile smorza...
Ne l’ultimo schianto crudele...
Le vele le vele le vele 10
Dai Canti Orfici “Barche amorrate”
Avevamo già scritto del poeta Dino Campana, ma ora
ritorniamo a parlarne perché quest’anno cade il centenario della pubblicazione
dei “Canti Orfici”, l’unico libro del poeta Scandiccese.
Proprio per festeggiare questa ricorrenze il Teatro
Studio Krypton ha riempito la sua agenda di eventi riguardanti il poeta; gli
ultimi saranno il 13 e il 19 dicembre ove il regista Giancarlo Cateruccio
metterà in scena: Canti Orfici - Visioni.
Il 15 dicembre dal Teatro Studio e in diretta su Rai
Radio 3, andrà in onda una serata per Dino Campana, lo spettacolo “E ancora ti
chiamo, ti chiamo Chimera” a cura di Giancarlo Cateruccio.
Già nel 1994, con un allestimento teatrale e un fitto
programma di incontri e laboratori (varie le partecipazioni tra cui Mario Luzi, Roberto Carifi, Giuseppe Manfridi, Gabriel Cacho Millet e Gianni Turchetta), Teatro
Studio Krypton si era occupato di Dino Campana, la cui esperienza poetica è forse la più tragica del
Novecento italiano. Con Dino Campana ci troviamo di fronte all'incarnazione stessa del
poeta come homo viator, l'esiliato e l'errante che segue il cielo, la stella
invisibile del proprio destino, che obbedisce e risponde all'appello di una
parola nuda e fatale.
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