venerdì 27 settembre 2013

La Bici... che Storia ragazzi!!!!!


In onore dei Mondiali di Ciclismo che si stanno svolgendo a Firenze, il Galletto ha deciso di rispolverare la sua bicicletta e con essa anche la sua magica storia e la sua evoluzione.

Il termine "bicicletta" (accorciato la maggior parte delle volte in “bici”) nacque in Francia verso la fine degli anni 1860 e rimpiazzò il termine velocipede dal modello della High Bicycle in poi.
L'origine della prima bicicletta è da attribuirsi al barone Karl von Drais, un impiegato statale del Gran Ducato di Baden in Germania. Karl Drais inventò la sua Laufmachine (macchina da corsa) nel 1817 che fu chiamata dalla stampa “Draisine (in Italia draisina) e più tardi velocipede. Si dice che il suo interesse nel trovare un'alternativa all'uso del cavallo fosse dovuto all'malnutrizione dei cavalli e alle frequenti morti di essi, causate dall'insufficienza dei raccolti del 1816 (il cosiddetto anno senza estate).
Il velocipede ebbe una rinascita a Parigi verso il 1864. Era costituito da una ruota anteriore di diametro leggermente maggiore a cui erano ora connessi pedivelle e pedali, era chiamato le “velocipede bicycle” da cui il termine italiano biciclo. Qualcuno faceva uso di una catena, altri, di aste e pedivelle. A Kirkpatrick MacMillan, ad un fabbro scozzese, viene attribuito un progetto del 1839 di un velocipede a trazione posteriore ottenuta usando delle pedaliere fissate frontalmente che trasmettevano la potenza alla ruota posteriore tramite delle aste.
Il biciclo fu la logica estensione del progetto della boneshaker. La ruota anteriore venne enormemente ingrandita fino al limite della misura interna della gamba del ciclista (maggiore era il diametro della ruota, più lontano si andava con una sola pedalata), quella posteriore fu accorciata ed il telaio reso più leggero. 
Nel 1869 Eugene Meyer inventò le ruote con i raggi e produsse un bel modello di High Bicycle che durò fino agli anni 1880.James Starley a Coventry aggiunse i raggi tangenti (offrono maggiore stabilità e resistenza alla ruota di quelli radiali) e lo scalino di monta alla sua famosa versione di High Bicycle chiamata Ariel o anche Ordinary. I cuscinetti a sfere (dal 1875), i copertoni solidi e i telai di acciaio a sezione cava divennero degli standard.
A seconda della lunghezza della gamba del ciclista, la ruota anteriore ora poteva raggiungere un diametro fino a 1,5 metri. Erano perciò veloci ma anche insicure.

Il ciclista si trovava con il baricentro molto distante da terra, accovacciato in modo precario sopra la ruota anteriore. La bicicletta americana Star era derivata da una Ordinaria invertendo l'ordine delle due ruote: ora però c'era il pericolo di cadere all'indietro quando si correva in salita.Le persone più anziane e le donne preferivano invece i più stabili tricicli o quadricicli, come per esempio il Salvo Quadricycle di Starley, rinominato Royal Salvo in onore della Regina Vittoria che ne usava uno.

Fino ad arrivare al 1884 quando John K. Starley realizzò a Coventry la prima "Safety Bicycle" ("bicicletta di sicurezza"), denominata "Rover", destinata a ottenere un enorme successo commerciale: antesignana delle moderne biciclette, aveva ruote di dimensioni uguali e trasmissione a catena. L'invenzione dello pneumatico nel 1888, dovuta a John Boyd Dunlop, contribuì ad aumentarne il comfort.

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